L’intervista a Max Schrems su Computer World: “Dopo cinque anni di GDPR vediamo ancora come le autorità non stiano facendo bene il loro lavoro”

L’avvocato e attivista austriaco che ha ribaltato i primi due precedenti accordi sul trasferimento di dati tra UE e USA valuta in CSO il ruolo dei regolatori nella protezione dei dati e accusa la mancanza di interesse da parte delle autorità nel legiferare a favore dei diritti digitali.

«dal punto di vista giuridico [il Data Privacy Framework è] un po’ problematico, perché in fondo la legge non lo prevede ma la politica lo fa comunque. Ed è per questo che penso che per la terza volta dovremmo parlare un po’ anche del tessuto costituzionale dell’UE perché, se l’esecutivo si limita ad approvare sempre la stessa cosa, sperando che la magistratura si stanchi di dirgli qual è la legge È, ciò non è realmente rispettoso dello Stato di diritto. È particolarmente interessante perché i commissari europei tendono a parlare a tutti dello stato di diritto e di quanto sia importante, ma sembra che una volta che si concentrano su questi problemi o una volta che sono sul lato ricevente, non ne sono poi così interessati.»

@privacypride

Qui l’intervista completa a @maxschrems