Massimiliano Capitanio, capo dell’AGCOM, l’autorità italiana di regolamentazione delle telecomunicazioni, ritiene che il nuovo sistema di blocco di Internet del Paese garantirà un futuro brillante nella lotta contro i servizi IPTV pirata. Dopo aver ricevuto la notizia che gli operatori pirata stanno rendendo obbligatorio l’uso delle VPN per i loro abbonati, la risposta del capo del blocco italiano è stata sorprendente. “Una notizia positiva”, ha detto Capitanio.

“Secondo: chi usa una VPN non è un utente inconsapevole ma sa di commettere un reato”, continua Capitanio. “E quindi rischia una multa fino a 5.000 euro. E ho la sensazione che ne leggeremo delle belle”.

In ogni caso, i pirati e/o gli utenti di VPN violano la legge italiana e le potenziali conseguenze includono una multa di 5.000 euro. O meglio, sarebbe così, se l’anonimato fornito dalle VPN non fosse in realtà la parte più importante dell’equazione tecnica complessiva.

  • iam0day@feddit.itOP
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    9 months ago

    Non mi aspetto altro da queste persone, e spero davvero che ci stiano leggendo perché sicuramente ne sappiamo più di quelli che lavorano all’AGCOM per dare loro una soluzione che funzioni fin da subito: ad esempio, imponendo prezzi più accessibili ai consumatori, anche sulla base dell’ISEE delle famiglie, alle piattaforme che operano nel settore dell’intrattenimento, e sanzionando quelle che aumentano gli abbonamenti senza giustificazione per avere più margine di profitto anche solo perché gli abbonati aumentano, e anche imponendo ai servizi di distribuzione di non concedere in licenza contenuti in esclusiva - cioè, contenuti non originali e commissionati dalle stesse - a un’unica piattaforma, e soprattutto di non legare i contenuti di produzione a tecnologie DRM proprietarie di tali piattaforme, una pratica che deve essere considerata anticoncorrenziale. In poche parole, i contenuti di produzione a prescindere dovrebbero essere concessi in licenza in egual misura a tutte le piattaforme di streaming, oppure una partita di calcio dovrebbe poter essere trasmessa in TV anche sui canali in chiaro, soprattutto se parliamo di servizi pubblici come la RAI in quanto paghiamo il canone, a prescindere purché si paghino i diritti di trasmissione dovuti.

    So che per molti è un’utopia, ma allo stato attuale delle cose credo che il funzionamento vada solo a vantaggio di soggetti esteri come Sky… Quando paghiamo la RAI in bolletta per avere in cambio informazioni o contenuti di scarsa qualità sulla TV nazionale, e sempre le stesse cose sulla rete Mediaset.